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Giancarlo Pavanello

Giancarlo Pavanello

Giancarlo Pavanello, nato a Venezia il 4 aprile 1944, risiede a Milano dal 1978. Le sue prime poesie sottratte alla distruzione risalgono al 1960 circa, come i disegni all’insegna dell’art brut di Jean Dubuffet [forse mediata attraverso l’ultima produzione di Tancredi Parmeggiani, i “matti”], a poco a poco risolti in tavole informali o pre-alfabetiche. Una produzione istintiva e a-tecnica come l’espressione di una caratterialità adolescenziale e giovanile: la pre-historia personale.

 

All’inizio degli anni settanta, 1971-1975, matura in senso definitivo la soluzione delle grafie enfatiche, con i testi calligrafici, una sorta di pittura a inchiostro con qualche somiglianza con le lingue ideografiche, dal punto di vista occidentale, come sperimentazioni verbo-visive, una sintesi con la scrittura letteraria alla ricerca della possibilità di un eclettismo delimitato. Tale delineazione si inquadra con un maggiore rigore terminologico e critico nelle presentazioni di Rossana Apicella: la “singlossia” [unione di linguaggi differenti], la “scrittura semantica”, la “scrittura asemantica”, la “scrittura pseudo-asemantica” [una sorta di palinsesto in cui un testo verbale viene sovrapposto a un testo verbale rendendolo incomprensibile in parte o in tutto ma in realtà nella chiarezza delle formulazioni mentali dell’autore neo-amanuense]. In aggiunta, non mancano le pagine puramente segniche, anticipando l’asemic writing degli anni novanta, un genere sconfinante con il lettrismo: la grafica e la pittura astratta soprattutto degli anni cinquanta e sessanta.

 

Così, il primo riferimento editoriale è il volume “epigrammi scritti con una penna di pavone”, Geiger, gennaio 1976, 250 copie numerate. Con questa sorta di editio princeps dei primi testi calligrafici Giancarlo Pavanello esce dall’isolamento e si vede inserito nel contesto internazionale della “poesia concreta”, della “poesia visiva”, della “poesia totale”, della “nuova scrittura”, secondo le formule di altri autori, tuttavia distinguendosi puntando sul testo poetico, visualizzato, breve, laconico, non senza allusioni all’haiku giapponese, a poco a poco sviluppandosi in senso cromatico, sempre preferendo un percorso personale e svincolato dai raggruppamenti rigidi, per spaziare nella libertà dei ripensamenti e delle sollecitudini delle proprie ricerche.

 

In particolare, inoltre, dall’inizio ha insistito sull’intuizione e sulla scelta, accolta con esclusività, del volume in esemplare unico e rilegato, in sostituzione del quadro, in seguito genericamente definito “libro d’artista”, e degli oggetti, da un primo allestimento pubblico nel 1975 fino alla mostra personale, “esibizione bibliografica”, Milano, Avida Dollars, 1989, quando ha deciso una svolta presentando su parete anche alcuni disegni e grafismi giovanili, incorniciati.

 

Con l’impasse delle neo-avanguardie, dalla fine del Novecento si dedica con sicurezza tecnica a una serie di altre sperimentazioni progettate, ipotizzandole sorgive e in sintonia con il nuovo millennio, senza rinnegare i decenni trascorsi, con il risultato, con i “graffiti domestici”, della mescolanza di forme e di materiali compositivi perfino contrastanti: disegno, controfumetto, astrattismo, figurativo, simbologia cromatica, vignette digitali, fotografie, arte concettuale, narrative art, pittura, scrittura, testo letterario a stampa, per lo più tecniche miste. Documentate, e non da ultima, nella mostra personale “graffiti mentali e graffiti domestici – il percorso verbo-visivo di Giancarlo Pavanello”, Biblioteca Cantonale di Lugano [Svizzera], 2022.

mostre personali

 

“dall’art brut all’estetica socialista”, Nuovo Spazio , Venezia, 1975; “alla scoperta della idoglossia semantica o pseudo-asemantica, il canale, Venezia, 1977; “samizdat”, Immagini, Milano, 1979; “libri”, Mercato del Sale, Milano, 1979; “la finestra a ghigliottina”, in occasione di una serata di “poesiateatro”, Duemila, Bologna, 1980; “ixidem”, IN,OLTRE, Monza, 1981; “l’opera e la voce del poeta”, laboratorio della rivista “Zeta”, Pasian di Prato (Udine), 1985; “l’opera e la voce del poeta”, Centro Culturale Lusca, Milano, 1985 [una serata]; “Esibizione Bibliografica”, Avida Dollars, Milano, 1989; “ixidem”, Bloomsbury Books & Arts, Torino, 1993; “ixidem”, foyer del Teatro Dehon, Bologna, 1993; “scritture auratiche”, libreria antiquaria Litteraria, Milano, 1994; “scritture auratiche, con documenti e oggetti per il Lungo Viaggio”, Collegio Cairoli, Università degli Studi, Pavia, 1995; “scritture auratiche e fotografie contro l’orda stupida”, foyer del Teatro Dehon, Bologna, 1995; “poesia visualizzata”, osteria del gallo, Arluno [Milano], 1995; “poesia visualizzata”, studioventicinque, Milano, 1996; “scritture: icone liricizzate”, Biblioteca Comunale, Palazzo Sormani, Milano, 1996; “poesia visualizzata e arte critica”, verifica 8+1, Venezia-Mestre, 1996; “libro”, Leonardi V-Idea, Genova, 1999; “collezione di graffiti e altre scritture”, New Foto OK, Venezia-Mestre, 2000; “poesie senza tipografia”, New Foto OK, Venezia-Mestre, 2000; “poesie senza tipografia”, Antica Ostaria Ruga Rialto, Venezia, 2000; “bellezza in bicicletta” [fotografie, libri, oggetti, 1997-2002], Nuovo Spazio, Venezia-Mestre, 2002; “soirée cycliste - bellezza in bicicletta” [fotografie, oggetti, libri d’artista, poesie figurate], Lavatoio Contumaciale, Roma, 2003; “poesie figurate [pagine, libri, oggetti, quadri]”, circolo ARCI “Cicco Simonetta”, Milano, 2007; “poesia in scena [libro in scena]”, foyer del Teatro Dehon, Bologna, 2010; “poesie-fumetti”, Associazione Culturale S. Fruttuoso, Monza [MB], 2010; “poesie-fumetti et similia [svestire gli ignudi: le avventure di Franz Mensch]”, Archivio/Laboratorio di Paestum, Paestum [Salerno], 2012; “Graphic Poetry”, Studio Gennai arte contemporanea, Pisa, 2012; “Poetry & Graphic Poetry & Comics”, Sunomi, Milano, 2013; “da riva a riva: la scrittura è l'immagine [1960-2015]”, Libreria Menabò, Milano, 2015; “mixaggio”, Libreria Menabò, Milano, 2016; “scritture polimorfe”, Galleria Civica d’Arte di Palazzo Moncada, Caltanissetta, 2016; “graffiti domestici”, Studio Gennai arte contemporanea, Pisa, 2017; “graffiti domestici”, AUT - dove i libri sono indipendenti, Torino, 2017; “mini-installazioni”, Garage n. 3 Gallery – Ambasciata di Venezia, Venezia-Mestre, 2017; “graffiti domestici”, Dazio Art Café, Milano, 2018; “mini-installazioni”, Bistrot Lela, Milano, 2018; “Graffiti Domestici”, Civico 23, Salerno, 2021; “afonologie e graffiti domestici”, Studio Gennai, Pisa, 2024

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mostre collettive

 

 [elenco incompleto]

 

“La forma della scrittura”, Galleria Comunale d’Arte Moderna [l’attuale MAMBO], Bologna, 1977; “L’EStetico calligrafico”, Mercato del Sale, Milano, 1980; “Calligrafie”, Progetto Ecbatana, Chiesa Maggiore di San Filippo Neri, Torino, 1993; “Progetti e territori ‘93”, “Abitare il Tempo”, Ente Fiere di Verona, 1993, poi “Sacra Fabrica”, Passage de Retz, Parigi, 1994; “poesia visualizzata e tendenze parallele o convergenti”, Studio Leonardi V-Idea, Genova, 1996, poi “Galleria San Pantalon”, Venezia, 1996, ripresentata nella stessa galleria d’arte nell’ambito del festival “Venezia Poesia 1996; “poesia visualizzata e arte critica”, Associazione Culturale Calusca City Lights, Milano, 1997. 

 

2005

 

 “nuove scritture - poesia visuale nelle collezioni milanesi”, Spazio Boccioni - Liceo Artistico Statale “U. Boccioni”, Milano; “Arte in Vista, mostra d’arte dedicata agli occhiali”, Fiera Campionaria - Padiglione 16, Glasses and Fashion - galleria d’arte Scoglio di Quarto, Milano; “alfabetos”, Xunta de Galicia, I.E.S. AQUIS CELENIS, Caldas de Reis [Spagna]; “collage”, “international mailart-project 2002-2005”, Kunst-Keller, Annaberg [Germania]; “libertando - omaggio alla libertà”, Galleria di Palazzo del Carmine, Caltanissetta; “4a biennale del libro d’artista”, Biblioteca Comunale P. Malatesta, Cassino [Frosinone] 

 

2006 

 

“Mail Art allo specchio”, Civica Galleria d’Arte Moderna, Gallarate [Varese]; “mailparavion/avionparmail - mostra di arte postale”, Cinema Teatro Nuovo, Olgiate Olona [Varese]

 

2018 

 

“Manu Propria – il segno calligrafico come opera d’arte”, MART – Casa d’Arte Futurista Depero, Rovereto

 

2019 

 

“per un capriccio – 12 opere grafiche per Paolo Della Grazia” [Anna Valeria Borsari, Nanni Balestrini, Martino Oberto, Meri Gorni, Giancarlo Pavanello, Silvia Guberti, Daniela Comani, Raffaella Formenti, Franco Vaccari, Luca Vitone, Luca Maria Patella, Eva Marisaldi], Arte su Carte, Modena

 

2021

 

"Guai a voi, anime prave!", Manteco spa, Montemurlo [PO];Pablito: un mito, Ridotto del Teatro Politeama, Prato

2022

 

"Presi per incantamento", Accademia delle Arti del Disegno, Firenze; Repubblica Madre, Prefettura, Ufficio Territoriale del Governo, Prato; la carta canta, Museo San Domenico Prato

 

2023

 

Pianeta Coveri, Liceo Artistico Petrocchi, Pistoia; PataAsemica, STECCA3, Milano 

 

                                                                                                                         2025   

 

"Global Visual Poetry",  Dicastero per la Cultura e l'Educazione, Città del Vaticano. A cura di Raffaella Perna.

 

                                                                                                                              

"Una triade di mostre [ut pictura poesis, allotropie letterarie, singlossie e afonologie], Zet Gallery, Museu Pio XII, Biblioteca Lúcio Craveiro da Silva, Braga [Portogallo]. A cura di Helena Mendes Pereira.

 

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"Originali [i manoscritti dei poeti d’oggi e le poetiche verbo-visuali in Italia], Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.

 A cura di Giovanna Lambroni e David Speranzi. 

 

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